“ IL VIAGGIO: DESTINO o CASO? ”
2004 (m.2.00 x 1.50 legno-sabbia-ferro)
il viaggio evoca una forma di purificazione. Il filo rappresenta la fedeltà alle radici, ai valori e alla piena conoscenza del sé.
Il caso inventa storie, per la quale tutto è sempre possibile senza alcuna “regia”. Attraverso il caso, si vive un minimo ma grandissimo spazio di libertà.
Il destino suppone una qualche finalità, una qualche “regia”, suppone qualcuno o qualcosa che preordini un significato agli accadimenti e alle vite.